Covid-19: ostacolo delle OCR 18 Gennaio 2021 – Categoria: OCR – Tags:

Prima di scrivere questo articolo ci abbiamo pensato a lungo. Non volevamo, infatti, offendere la sensibilità di nessuno o pensare solo “ai nostri interessi” in questo durissimo momento che stiamo attraversando. Quindi, se questo articolo, in qualche modo ti potrà sembrare fuori luogo ti chiediamo scusa in anticipo. Difficile parlare di normalità in questi tempi ma volevamo inquadrare la situazione che anche le Obstacles Race, come quasi tutti gli sport e gli eventi, stanno attraversando e allo stato attuale delle cose. Ci piace essere trasparenti: lo meriti tu, lo meritano tutti gli amanti del fango e lo merita chiunque contribuisce al progetto Hell’s Race. In questo modo  potrai farti un’idea, mforse non sarà uguale alla nostra, ma almeno avrai gli elementi per valutare la situazione.

Ci piacerebbe rispondere con certezza alla domanda che tutti noi spesso ci facciamo: quando torneremo a gareggiare come piace a noi?

Cosa dice la normativa. Lo stato attuale permette di organizzare gare sportive solo se di interesse nazionale alle quali possono partecipare solo gli atleti competitivi. Gli organizzatori di OCR devono quindi attenersi a queste specifiche per avere il via libera da parte degli organi competenti. Facile, difficile? Ci sono aspetti di facile gestione, altri che hanno ancora dei lati oscuri. Per il piacere di correre e di comprendere meglio alcune logiche, ad inizio gennaio, abbiamo partecipato ad una bellissima corsa dal punto di vista paesaggistico: la Corsa della Bora, evento che attira ogni anno un numero incredibile di appassionati della corsa da tutta Italia e dalle nazioni confinanti.
Gara confermata a dicembre 2020 nonostante le restrizioni e che ha fatto registrare un numero di partecipanti, sulle varie distanze, intorno alle 1.500 presenza.
In questo vento sportivo sono stati adottati tutti i protocolli necessari, gli stessi che nel 2020 sono stati predisposti nei due appuntamenti con la Hell’s Race: controllo temperatura all’ingresso dell’area, distanziamento al ritiro del kit gara, partenza a cancelli temporali e sanificazione ai ristori.

La Corsa della Bora è stata possibile in quanto:
– organizzata da un associazione sportiva;
– gara ritenuta di interesse nazionale;
– tutti gli iscritti erano in possesso del certificato medico agonistico che attesta che sono atleti competitivi

Sul sito degli organizzatori abbiamo appreso che avevano avuto l’autorizzazione della Prefettura, del Comune e di altri Enti che da quello che sappiamo viene gestito dall’Ente di Promozione al quale è legata l’Associazione Sportiva (se hai ulteriori informazioni a riguardo lascia un commento a questo articolo; sarebbe davvero prezioso per avere una visione chiara di ogni aspetto, utile a noi e ad altri organizzatori), che può supportare la richiesta di “gara di interesse nazionale”. Se la gara non viene organizzata da una Associazione Sportiva non è possibile in alcun modo organizzare un evento perché non puoi richiedere il titolo di “gara di interesse nazionale”.

Un atleta in zona rossa può raggiungere la Regione dove si tiene un evento di interesse nazionale?
La risposta è si, grazie ad una lettera di invito a partecipare a tale evento. Si tratta di un semplice PDF, che ogni iscritto alla gara di interesse nazionale riceve, da utilizzare come “lascia passare”. Lo stesso documento che gli organizzatori della Corsa della Bora hanno fatto pervenire ai loro iscritti.

Sulla carta quindi non sembrano esserci ostacoli insormontabili nell’organizzare una OCR.

Cosa ferma gli organizzatori di gare dal organizzarle?
Ogni organizzatore avrà fatto le proprie considerazioni e valutazioni. Ci sono aspetti, anche morali, che vanno valutati e ponderati. Impossibile stabilire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato fare. Conosciamo le difficoltà e le sofferenze che questa pandemia ha creato. Le OCR, in questo momento, non sono una priorità, come non lo sono tantissime altre cose ma se oltre mille persone hanno sentito la necessità di iscriversi ad una gara competitiva, avrà questo gesto collettivo un valore sociale? Non giudichiamo le scelte e le opinioni di nessuno, neppure quelle di chi decide o meno di organizzare o partecipare ad un evento se gestito in sicurezza e seguendo le normative. Per noi correre e organizzare OCR è una passione, non farlo è come sentirsi mancanti di una parte di noi. Noi crediamo nella possibilità di fare sport nel rispetto degli altri e di noi stessi e nel 2020 l’abbiamo già dimostrato nella Hell’s Race di Resia e di Osoppo.

Secondo noi, un forte limite nell’organizzare in questo particolare momento una Obstacles Race, è rappresentato dal numero di partecipanti. La Hell’s Race è nata con un obiettivo preciso: promuovere le OCR e offrire agli iscritti una gara di elevata qualità (ostacoli, sicurezza, maglie, medaglie, …). Per mantenere i nostri standard, ai quali non vogliamo rinunciare, ci vuole un numero minimo di iscrizioni. Il Covid-19 e l’atteggiamento speculativo di altri organizzatori hanno minato seriamente quei rapporti di fiducia per noi fondamentali tra organizzatori e partecipante. Le OCR e la loro crescita sono possibile solo grazie a te. Capiamo i timori. Anche noi siamo prima di tutto partecipanti appassionati di Mud Race che nel 2020 si sono trovati vittime di un sistema che non condividiamo.

Quello che più sta mettendo in crisi il sistema gare è questa sfiducia che si è creata. C’è la sensazione che in tanti attendono l’avvicinarsi della gara per decidere se iscriversi o meno, seguendo l’evolversi della situazione. È il classico “cane che si morde la coda”, un circolo visione che mette in seria difficoltà gli organizzatori che non hanno il polso della situazione. Ti faresti carico dell’organizzazione complessa di una Obstacle Race sapendo solo a una settimana dalla gara il reale numero di iscritti?

Il certificato medico agonistico è un limite?
Da quando abbiamo intravisto la possibilità concreta di poter organizzare gare sicure e certe, che non vengono annullate pochi giorni prima, un altro dubbio che ci siamo posti è l’obbligatorietà del Certificato Medico Agonistico che non tutti hanno. In quanti sarebbero disposti a spendere di più per un certificato che utilizzerebbero per far fronte a questa limitazione? La risposta potresti darcela tu commentando questo articolo. È chiaro che questo nostro dubbio è collegato al tetto minimo di partecipanti per organizzare una gara ad ostacoli.

Cosa puoi fare tu per noi e noi per te?
Quello che possiamo fare in nome della passione per le Obstacles Race è far di tutto per cercare di organizzare nel corso del 2021 tutte le tappe della Friuli Venezia Giulia Hell’s Series. Ci siamo già mossi per soddisfare tutti i parametri della normativa in materia di eventi. Questo ci dovrebbe mettere nella condizione di riaprire la nostra OCR Arena intanto per gli atleti in possesso di certificato medico agonistico che nel campo di allenamento si potranno allenare per partecipare alle gare di interesse nazionale.

Quello che puoi fare tu per noi (e indirettamente per te stesso) è dare supporto al progetto Hell’s Race, credendo in noi, iscrivendoti quanto prima alle nostre gare per permetterci così di avere la certezza di poter organizzare eventi di qualità e con gli standard che per noi sono imprescindibili: maglia e medaglia finisher comprese.

Non lasciamo che questo Covid-19 abbia la meglio anche sulla nostra passione, togliendoci la voglia e la speranza di tornare a superare quegli ostacoli che tanto amiamo.