Ma quanto sono alti? La verità sui muri della Hell’s. 10 Ottobre 2020 – Categoria: Ostacoli, Scavalcamenti – Tags:

Quello dell’altezza dei muri o del peso dei trasporti, al quale dedicheremo uno dei prossimi articoli del nostro blog, sono generalmente i temi caldi del post gara. Spesso, infatti, quando rientriamo da qualche gara a cui abbiamo preso parte una delle prime domande che facciamo ai nostri compagni di viaggio sono “ma quanto erano alti i muri”? Quanto lunghi erano i trasporti? Gli stessi quesiti che molti partecipanti alla Hell’s Race si fanno al termine della gara.

L’articolo di oggi è tutto dedicato ai muri della Hell’s Race. Qui troverai la risposta a questa domanda.

Quanto sono alti i  muri della Hell’s Race?
Prima di rispondere a questa domanda forse vorrai anche sapere quanti muri incontrerai in una nostra gara. Attualmente nel nostro parco ostacoli ci sono 6 muri suddivisi per altezza in 3 gruppi. Generalmente nelle nostre gare cerchiamo di utilizzarli tutti, disponendoli in punti diversi del tracciato per altezza crescente e riservando i più alti nel tracciato con la distanza maggiore. I primi muri che incontrerai sono quelli che chiamiamo “bassi”, poi i “medi” ed infine gli “alti”. In una 6+, ad esempio, non troverai mai un muro “alto” o un ostacolo particolarmente difficile perché per scelta, il tracciato più corto, è quello studiato e pensato per i “beginner”.  A seconda del numero di partecipanti alla Hell’s Race, della tipologia del tracciato  e della successione degli ostacoli studiata, stabiliamo se posizionare i muri della stessa altezza affiancati tra loro così da scongiurare eventuali code oppure uno consecutivo all’altro per aumentare la “difficoltà” della gara.

Nell’ultima gara, la Hell’s Race Upstream River Ed., del 8 agosto 2020 a Resia, ad esempio, i primi muri, quelli “bassi” erano posizionati uno dopo l’altro come i “medi”. Invece i muri “alti” collocati solo lungo il tracciato della 9+, che era anche per i competivi, erano collocati affiancati. Nella Hell’s Race – La Fortezza del 4 ottobre 2020 ad Osoppo la disposizione dei muri è stata variata: muri bassi in sequenza, muri medi affiancati e muri alti, riservati alla 12+, uno di seguito all’altro.

Come si stabilisce la posizione dei muri in una gara?
I fattori che determinano il posizionamento dei muri lungo il tracciato gara sono:
la difficoltà degli stessi: un muro basso è molto più semplice da affrontare di un muro alto. Come sai lo scopo della Hell’s Race è quello di organizzare gare appaganti e stimolanti per tutti. La 6+, la gara più corta, è consigliata a chi è al suo debutto o alle sue prime esperienza nelle Obstacle Race ed anche il livello degli ostacoli tiene conto di questi aspetti. Pertanto i muri saranno di livello adeguato.
– il numero di partecipanti: è il fattore che determina maggiormente il posizionamento degli ostacoli. L’ordine di successione degli ostacoli viene pensato per evitare code agli stessi. Vengono quindi preferiti, nel primo tratto gara, quegli ostacoli in grado di “spezzare” le batterie di partecipanti. Non esiste una vera formula per stabilire la giusta successione degli ostacoli e solo l’esperienza e lo spirito di osservazione può portare gli organizzatori di OCR a fare le opportune scelte. Uno dei modelli che noi adottiamo spesso in gara e quando la conformità del terreno lo permette, è quello delle Spartan Race che devono gestire flussi di partecipanti molto numerosi. Abbiamo notato che in molte loro gare i primi ostacoli che si devono affrontare solo generalmente scavalcamenti molto semplici od ostacoli che noi chiamiamo “ad alto fronte” cioè veloci da eseguire e con numerose linee di accesso. Nel caso dei muri, come abbiamo già sottolineato ad inizio articolo, la scelta se disporli affiancati o consecutivi, è legato al numero di partecipanti, o meglio al numero di persone presenti nelle varie batterie di partenza.
– la conformità del percorso: i muri, come gran parte degli ostacoli, necessita di spazi ampi e piatti. Quindi nella scelta del tracciato gara bisogna sempre considerare tali aspetti. Inoltre, a livello logistico, è necessario che questi spazi siano accessibili con i furgoni per poter trasportare e i vari pezzi che compongono l’ostacolo.
– la successione degli ostacoli: quale ostacolo mettere prima o dopo un altro è un ulteriore aspetto che determina la difficoltà della gara oltre al dislivello del tracciato. A seconda di come si modula la successione degli ostacoli da superare, varia la difficoltà della gara. Ad esempio, se prima di una struttura a sospensione (leggi se vuoi l’articolo di approfondimento “Rig: tutto quello che devi sapere“), dovrai affrontare un trasporto con un peso considerevole e/o per un lungo tratto, arriverai provato ad affrontare le prese. Una situazione simile è stata creata nell’area gara ad Osoppo dove la sequenza finale degli ostacoli (rig + trasporto atlas + corde verticali + rig finale) era stata studiata per rendere l’ostacolo finale, tecnicamente non complicatissimo, difficile per la situazione creata in precedenza.

Sveliamo l’altezza dei muri della Hell’s Race.
Eccoci al dunque. Sia nel nostro campo di allenamento, la OCR ARENA Friuli Venezia Giulia, sia alla Hell’s Race potrai trovare tre diverse altezze di muri, rispettivamente di 140 cm, 220 cm e 260 cm. In alcune gare OCR ci si può imbattere anche in muri di altezza maggiore, che possono sembrare insuperabili, come nelle Spartan Race dove gli ostacoli da scavalcare, posizionati con altezza crescente e in base alla distanza della gara scelta, sono da 4’, 5’, 6’, 8’ e 10′ piedi che corrispondono a circa 120, 150, 180, 245 e 300 cm . Esistono tuttavia delle tecniche per superare anche i muri molto alti che potrai acquisire e provare nel nostro campo di allenamento.

Quando progettiamo un ostacolo valutiamo diversi fattori che per noi sono importanti: la sicurezza e l’effetto discriminante su tutti. Dobbiamo sempre tener presente che alle Obstacle Races devono poter misurasi tutti: uomini e donne, alti e meno. Può sembrare una banalità ma non è così. Tutti possiamo e dobbiamo allenarci sulla forza e sulla resistenza ma l’altezza è quella che madre natura ci ha donato. Un muro da 300 cm è più semplice per un uomo di statura media, ma può diventare insuperabile per chi è di statura più bassa. Discorso analogo vale per la distanza delle prese nei rig. Non è questione di allenamento ma di conformazione fisica.

Noi, nelle Hell’s Race, abbiamo fatto una scelta in linea con la nostro idea di Obstacle Race: inutile esagerare proponendo muri troppo alti, che come visto possono essere pericolosi e discriminanti, preferiamo lavorare sulla sequenza degli ostacoli in modo da rendere anche il muro di media altezza un ostacolo tosto.