Le origini di Resia risalgono al VII secolo, quando una comunità di ceppo slavo giunse qui al seguito degli Avari e dei Longobardi. La località rappresenta per la cultura un’isola estremamente importante: la sua lingua è oggetto di molti studi e si custodiscono e tramandano riti di grande interesse, come il Carnevale resiano e il ballo tipico – la Resiana, per l’appunto – che prende vita su una melodia ipnotica e suadente.
Dal punto di vista storico, fu soggetta alla giurisdizione dell’Abbazia di Moggio, di cui seguì le vicende nel corso dei secoli. Rivestì una certa importanza sotto il dominio veneziano per la difesa delle Selle di Carnizza e di Guardia, che permettono di raggiungere la valle dall’Isonzo in Slovenia. A stupire non è solo la storia: la val Resia è caratterizzata da una natura strepitosa e ricca di animali e di piante particolari.
La Val Resia è situata nella parte nord-orientale della regione Friuli Venezia Giulia. La valle è chiusa ad est da un massiccio montuoso, del quale il Monte Canin (2587 m) rappresenta il punto più alto. Tale massiccio segna il confine fra l’Italia e la Slovenia. L’aspetto più importante della valle, oltre all’indiscussa importanza linguistico-culturale, è il profilo naturalistico. Immersa com’è in una conca verde su cui vegliano i picchi del Canin, innevati per buona parte dell’anno; merita una visita sia per un contatto diretto con la popolazione dei borghi, sia per le piacevoli escursioni in una delle più suggestive vallate alpine. Vi è ubicata la stazione meteorologica di Resia.